Nuovo Cinema Busto Arsizio

- Dal miraggio 'americano' del cittadino di Gela che sogna Busto Arsizio in L'uomo delle stelle di   Giuseppe Tornatore (1995) con Sergio Castellitto,…
- Dal non-luogo barzelletta della commedia all'italiana anni '80 (Boldi, Celentano, Pozzetto);
- Dal cimitero del cinema (a Busto Arsizio nel dopoguerra si trovava il macero di pellicole raccontato in   La valigia dei sogni di Luigi Comencini (1953);
  …alla trasformazione attuale.

Busto Arsizio offre oggi otto sale cinematografiche e quattro rassegne d'essai dal martedì al venerdì.

Busto Arsizio si candida a diventare una cittadella del cinema, quello italiano, lontano, nascosto, di nicchia ma anche di rinnovato successo internazionale, una città, prima invisibile, che si merita un piccolo grande festival, inserito nel tessuto urbano del suo centro e dei suoi quartieri.
Un luogo per riflettere sul modello creativo-produttivo del nuovo cinema italiano ma anche un laboratorio che rappresenta una scommessa cinefila al fianco di spettatori curiosi, di imprenditori lungimiranti e di esercenti e sale di comunità coraggiose.

Dal cimitero delle pellicole alla 'sala' (parto) del cinema italiano.
Si tratta di un bel passo (forse quasi cento) in avanti.

Paolo Castelli

B.A. Film Festival

Nasce il B.A Film Festival, dal 6 al 12 aprile 2003.
La manifestazione, dedicata al cinema italiano, dal titolo Made in Italy – Nuovi scenari del cinema italiano, si concentrerà su due aspetti fondamentali, spesso trascurati del nostro cinema contemporaneo: la fase di scrittura del film e la dimensione industriale (produzione, distribuzione, esercizio).
La scelta di far nascere a Busto Arsizio tale iniziativa si giustifica per il carattere fortemente industriale della città e per la capacità di rapida trasformazione e riconversione delle sue imprese. Busto Arsizio, inoltre, offre otto sale cinematografiche e garantisce spazi di cultura cinematografica (quattro rassegne d’essai, dal martedì al venerdì), in uno scenario inconsueto (quasi da primato) nel quale le sale di comunità rinascono o sorgono nuove e le sale commerciali resistono e persino vengono restaurate.
Una componente essenziale del festival è rappresentata dall’istituzione di un concorso di sceneggiatura, che attribuirà tre premi in denaro (€ 5.000 – € 3.500 – € 3.500) a testi inediti e la cui giuria sarà presieduta dal regista Carlo Lizzani.
A una rassegna dei migliori film italiani distribuiti tra il 2001 e il 2002, selezionati da una commissione presieduta da Roberto Escobar, critico de Il Sole24ore, si affiancheranno alcune anteprime serali con ospiti (registi, attori,…).
Il festival, inoltre, renderà omaggio a Luciano Emmer, un maestro del nostro cinema.
Tra gli eventi e le iniziative collaterali del festival si segnalano: una serie di proiezioni per le scuole, una selezione di cortometraggi, una mostra fotografica dedicata alle sale cinematografiche della città, una mostra dei manifesti dei film di Luciano Emmer, una tavola rotonda sul sistema produttivo del cinema italiano,…
Il festival è organizzato dall’associazione culturale B.A. Film Factory, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura della città di Busto Arsizio e la NUCT, Nuova Università del Cinema e della Televisione.

Direttore Artistico: Vittorio Giacci
Direzione Esecutiva: Paolo Castelli, Celeste Colombo

«La bellezza contro la cupidigia, la bellezza contro la rassegnazione, la bellezza contro la paura»: così dice il Peppino Impastato di I cento passi, girato da Marco Tullio Giordana nel 2000. Questo potrebbe ben essere il “programma” del cinema italiano di questi anni: la bellezza soprattutto, la bellezza prima di tutto. Il che significa: nessun contenuto vale davvero, se per esprimerlo si negano le ragioni stesse del cinema. E certo belli sono Respiro, Angela, Due amici, L’uomo in più e gli altri che abbiamo scelto a rappresentare le nostre speranze rinnovate negli autori italiani. Belli significa girati con professionalità, con professionalità recitati e scritti e montati. E significa ancora girati, recitati, scritti e montati per esprimere davvero qualcosa: un sentimento, una visione del mondo, una speranza o anche un’indignazione. La bellezza, dunque: le bellezza al di là della cupidigia, della rassegnazione, della paura.
Roberto Escobar

Curatore Rassegna "Made in Italy - Nuovi scenari del cinema italiano": Roberto Escobar