Presidente: Carlo Lizzani
Giurati: Suso Cecchi d’Amico, Gianmario Feletti, Furio Scarpelli
Premio Luigi Bandera alla miglior sceneggiatura (euro 7.000) ex-aequo a: |
Passeggiata col diavolo di Antonio Cecchi e Gianni Gatti
Prima dell’alba di Paolo Pintacuda
Premio Luigi Bianchi alla migliore sceneggiatura di autore professionista (euro 4.500) a : |
Buio di Francesco Laudadio
Premio Onda Di meglio alla sceneggiatura con migliore caratterizzazione di genere (euro 4.500) a : |
Staremo a vedere di Davide Maretto
Premio Faciba alla migliore opera prima cinematografica (premio onorifico) a: |
La stirpe dell’ombra di Gianni Fortis
Premio CICT – UNESCO (premio onorifico) alla migliore sceneggiatura per contenuti culturali e sociali: |
L’estate di Luca di Stefano Barberi e Alessio Mazzolotti
Premio alla sceneggiatura che meglio esprime la cultura e le identità della regione Lombardia a: |
Le parole di Ottavio Ferrario
Voglio un attico al piano terra di Guido Furesi e Stefano Cesare Furesi
L’estate di Luca di Stefano Barberi e Alessio Mazzolotti
Concorso di Sceneggiatura |
Parallela all'idea di creare un festival cinematografico a Busto Arsizio è stata quella di istituire un concorso di sceneggiatura, con lo scopo di valorizzare questo aspetto del processo creativo e, per quanto possibile, di mettere in contatto autori di talento con il mondo produttivo.
Motivazione principale del premio è la convinzione che, per quanto un film sia un mezzo di comunicazione visivo, è la sceneggiatura che modella la trama, definisce i collegamenti tra le sequenze e delinea il contesto dell'azione, senza contare che è l'efficacia dei dialoghi a conferire vita e credibilità ai personaggi. Da tutto ciò deriva l'importanza dello stile della scrittura, che sempre più spesso sembra essere uno degli elementi che differenziano i film di cassetta dai film d'autore.
... La sceneggiatura è il bozzolo e il film la farfalla. (...) Lo sceneggiatore non è uno scrittore, è un cineasta e, come tale, non deve rincorrere le parole, bensì le immagini. Deve scrivere con gli occhi.
(Suso Cecchi D'Amico)
... La sceneggiatura è un lavoro bellissimo perché, all'inizio, stai con gli amici e sei completamente libero: i film possibili sono mille, è un momento di potenzialità aperte, di intelligenze che si scontrano, di azzardo totale. Poi la libertà diminuisce: tra i mille film possibili scopri piano piano l'unico che davvero vale la pena di fare, e cominci a togliere, a togliere... (Enzo Monteleone)
... Da qualche tempo il cinema italiano è tornato a raccontare storie. Per molti anni, troppo a lungo, si era dedicato quasi esclusivamente a balbettare in varia forma autobiografie, a tentare esangui esperimenti formali di sconcertante debolezza, a mettere in scena le chiacchierate fatte in famiglia e con lo psicanalista. (...) Da un po' si respira invece aria nuova. Si è riscoperta la necessità del racconto. Si è di nuovo capito che le nostre storie debbono nascere dalla nostra realtà, da questo paese, dall'oggi. (...) Si è compreso anche - ed era tempo - che saper narrare non è impresa che si improvvisi. Che ha bisogno di talento, perizia, costanza, fatica. (Franco Bernini)
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